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Articolo 3 e articolo 4

Ho più volte specificato la finalità propositiva del blog: partire da alcuni punti di acquisito sapere neuro scientifico ( i fantasiosi articoli della carta costituente) per cercare di migliorare la ” condizione autismo “.

Visti nei mesi scorsi l’articolo 1 e 2, sui quali ritorneremo tra qualche giorno, affrontiamo ora gli articoli 3 e 4, per poi integrare le nostre conoscenze.

ARTICOLO 3 : le ipotesi di trovare un sistema specifico per l’autismo, ad ora, si sono infrante. Non ha superato l’evidenza, l’ipotesi che l’autismo fosse secondario ad una anomalia del sistema frontale, così come non ha superato l’evidenza, l’ipotesi che l’autismo fosse la conseguenza di una disfunzione dei neuroni specchio.

ARTICOLO 4: definire l’ atipicità neuroanatomica dell’autismo quale atipicità del connettoma.

Il cervello di molti bambini autistici tende a crescere di dimensioni, in modo accelerato ed eccessivo, nei primi due/ tre anni di vita. In tale epoca comincia a rallentare la sua espansione, per presentare nell’adolescenza dimensioni non differenti da quelle dei normotipici. Tale processo  sembra coinvolgere sia la potatura dendritica che la formazione della sostanza bianca. Oggi si sostiene che l’atipicità neuroanatomica fondamentale dell’autismo consista in alterazioni della connettività tra neuroni, aumentata in alcune regioni, ridotta in altre. Questa alterazione neuro-biologica si traduce in una globale “insufficienza” di molti processi di integrazione delle informazioni. In tutti gli esseri umani, a mano a mano che i vari stadi dello sviluppo del sistema nervoso si consolidano attraverso i vari processi: neurogenesi, migrazione neurale, sviluppo dendritico, sinaptogenesi, selezione delle sinapsi, selezione del neurotrasmettitore, mielinizzazione dei circuiti, si modifica la capacità di “conoscere e manipolare” il mondo. La ” conoscenza “,  dapprima submodale, diverrà modale e successivamente cross modale ( capacità di integrare informazione visive, olfattive, gustative, tattili, uditive , e viscerali). Nel soggetto con autismo, in seguito alla neurodiversità, il processo di organizzazione neurologica è differente, la PHI espressa sarà differente, la conoscenza e la manipolazione del mondo sarà differente.

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