Uncategorized

Periferia o centro

Nell’ultimo articolo, ho scritto che, la medicina non è ancora pronta per differenziare gli autismi in base alle specifiche cause. Attualmente, tale ritardo impedisce di prescrivere ad ogni bambino con autismo, la sua “terapia” e la sua “prognosi”. Allo stesso tempo, sono convinto che, una strategia capace di migliorare l’attuale situazione (i bambini vengono adattati ai protocolli terapeutici e non viceversa), debba esserci, necessariamente. Delacato classificò gli autismi in base alla clinica, ovvero ai “sensorismi” presenti all’osservazione, conseguenzialmente, suggerì la prescrizione di esercizi neuroabilitativi, coerenti con i sintomi presenti nei bambini. Ricevette tantissimo consenso e riconoscenza dai genitori, feroci critiche da quei tecnici, poco disponibili allo studio dell’anatomia e della fisiologia del sistema nervoso. Lo scienziato americano, di origini abruzzesi, fu accusato di “esaltare” le funzioni sensori-motorie e, allo stesso tempo,.di “mortificare” il cognitivo. Ricordo che, a metà degli anni novanta, in un dibattito televisivo locale, un famoso accademico della facoltà di medicina di Napoli, mi accusò di essere rimasto in “periferia”, in quanto, sostenevo che, nella genesi del comportamento autistico, vi fosse una componente sensoriale. Per l’accademico, gli autistici erano dei “ritardati mentali” più o meno gravi, ad essere compromesse erano le loro funzioni “superiori”e non la sensorialità o la motricità.

La vita, come sempre, è buffa. Si prende gioco di noi.

A 20 anni di distanza mi viene una gran voglia di abbracciare quel collega. La sua “opinione in materia”, priva di qualsivoglia fondamento scientifico, ha acceso in me, a distanza di tanto tempo, una flebile luce, per provare ad uscire dal tunnel.

Negli ultimi anni, le neuroscienze si sono occupate seriamente, di come l’uomo acquisisce la “consapevolezza” del mondo e di come lo “manipola”.La teoria dell’informazione integrata elaborata da Giulio Tononi, secondo cui un requisito della coscienza è l’integrazione dell’informazione da parte di circuiti neurali interagenti, potrebbe rappresentare una seria svolta. Conosciamola meglio….. é da “ritardati” considerare la coscienza una funzione indipendente dalla percezione..

Lascia un commento

Commento
Nome*
Email*
Sito web*