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Siamo condannati ad imparare: la neuroplasticità (parte seconda)

Le prime indagini neuroscientifiche sulla plasticità cerebrale risalgono alla metà del secolo scorso, grazie ai contributi del neurofisiologo polacco Konorski (allievo di Pavlov) e del neuropsicologo canadese Hebb. Infatti, nel 1949, il primo formulò la teoria che i collegamenti sinaptici tra cellule nervose si modificano (plasticità) con l’apprendimento condizionato, mentre il secondo ipotizzò che la frequenza, l’intensità e la costanza dello stimolo sensoriale fossero condizioni capaci di regolare la forza delle sinapsi, ovvero dell’apprendimento.

Altra figura illustre ed importante ai fini delle nostre conoscenze in merito alla neuroplasticità è stata quella del neurofisiologo americano Paul Bach-y-Rita che ebbe il merito di conoscere, per primo, la capacità della corteccia ...

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Siamo condannati ad imparare: la neuroplasticità (parte prima)

Per moltissimo tempo abbiamo creduto che le connessioni cerebrali di un individuo adulto, una volta stabilitesi, sarebbero rimaste grosso modo immutabili. Tutto al più ci consentivamo di ammettere che dei minimi cambiamenti occasionali potessero verificarsi allorchè un individuo veniva sottoposto a nuovi apprendimenti. In tal caso si sosteneva che il cervello si fosse limitato a rinforzare determinate connessioni a discapito di altre. In effetti, gli scienziati sostenevano che la struttura di base del cervello e delle sue reti di neuroni (connettoma) non si modificava nella sostanza...

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Il legame tra infiammazione e “malattie mentali”

Come già riportato in precedenti articoli del blog, per molto tempo si è pensato che il sistema nervoso fosse un sito immuno-privilegiato. Per i ricercatori, era convinzione diffusa che il sistema nervoso non fosse difeso dal sistema immunitario in quanto, il cervello veniva considerato: sprovvisto di vasi linfatici; privo di cellule appartenenti al sistema immunitario e provenienti dal sangue; capace di proteggersi dall’invasione di sostanze di qualsivoglia tipo, cellule immuni comprese, mediante barriera emato-encefalica.

Tutte queste conoscenze contribuirono a sviluppare una credenza diffusa, secondo la quale venivano formate generazioni di medici, che ritenevano che il sistema nervoso funzionasse senza albergare al suo interno qualsiasi cellula immunitaria...

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Oltre la genetica

Il sistema nervoso dei vertebrati differisce da quello dei loro predecessori in almeno due aspetti fondamentali: la comparsa delle cellule gliali migliorò notevolmente la comunicazione tra neuroni, lo sviluppo della mielina determinò lo sviluppo di cervelli più grandi, più densi, più organizzati, divisi in tre parti (prosencefalo, mesencefalo, rombencefalo). Quest’ultimo passaggio fu determinato dalla quadruplice duplicazione di un gruppo di geni ancestrali (geni Hox). La quadruplicazione dei geni Hox rese possibile un livello completamente nuovo di precisione, nello sviluppo dell’organismo in generale, e del Sistema Nervoso nello specifico.

Quello che possiamo affermare è che, i geni che costruiscono i nostri cervelli, così come quelli che costruiscono i nostri corpi, sono un prodott...

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Bettelheim e Delacato: la storia siamo noi……

“……la storia siamo noi nessuno si senta offeso……..la storia siamo noi, attenzione nessuno si senta escluso…….però la storia non si ferma……….la storia entra dentro le stanze e le brucia, la storia dà torto o dà ragione,……….siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere……..E poi la gente perchè è la gente che fa la storia………Quelli che hanno letto un milione di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare ed è per questo che la storia dà i brividi perchè nessuno la può fermare.”  (F. De Gregori)

La storia siamo noi, Bruno Bettelheim e Carl H. Delacato, nessuno si senta offeso...

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