Autismo: la ricerca ci aiuta a capire.
Già a metà degli anni settanta del secolo scorso, la comunità scientifica mondiale cominciava ad interrogarsi sulla veridicità di una genesi dinamica alla base dell’autismo in età evolutiva, ritenendo tale ipotesi infondata. Pertanto, con l’avvento delle nuove tecnologie (dapprima T.A.C., poi R.M.N. e P.E.T.) si cominciavano a cercare i markers anatomici dell’autismo.
I limiti delle “vecchie macchine”, specie in termini di risoluzione spaziale, se da un lato servivano da alibi ad un gruppo di “baroni accademici conservatori”, dall’altro non scoraggiavano generazioni di giovani ricercatori, cultori delle moderne neuroscienze, che non si accontentavano di rilevare, in una moltitudine di soggetti autistici, referti neuroradiologici aspecifici, ma non privi di significato per quell’...