Capodanno 2018
Il blog vuole formulare alle lettrici, ai lettori ed alle loro famiglie, gli auguri più fervidi di serenità, di buona salute e di benessere per questo nuovo anno.
Inoltre, coglie questa speciale occasione per ringraziare, di cuore, per il supporto, diretto e indiretto, assicurato nel far conoscere quanto pubblicato in questi venti mesi.
Il successo, conseguito in questo periodo, e l’accoglienza, riservata alle nuove idee proposte attraverso il blog, oltre alla “generosità” dell’Associazione La Mano Tesa, hanno consentito di pubblicare, nel giugno scorso, il volume AUTISMO FUORI DAGLI SCHEMI.
GRAZIE ALLA DOTTORESSA IRENE del OLMO (medico-chirurgo) IL VOLUME E’ STATO TRADOTTO IN LINGUA SPAGNOLA.
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che, attraverso le condivisioni, favoriranno la diffusione di questa informazione.
Infine, auguro alle persone con “disordine dello sviluppo neurologico” un nuovo anno durante il quale, i tecnici che incontreranno, sappiano dare risposte coerenti con le nuove conoscenze scientifiche e, inoltre, sappiano mantenere viva la memoria (la medicina ha commesso disastri nei confronti dei soggetti con autismo e delle loro famiglie).
Nel 2018 l’autismo non deve più essere considerato un problema di “ATTACCAMENTO”(il termine autismo, pertanto, risulta inappropriato).
Questa ipotesi, del tutto fallace, si sviluppò nella metà del secolo scorso, basandosi su osservazioni fatte molti secoli prima. Ad esempio, si era notato che, i bambini che venivano dati a balia morivano più spesso di quelli che venivano allattati dalla madre. Inoltre, si era rilevato che, quei bambini che dopo essere stati a balia in campagna tornavano nella casa paterna all’età di quattro, cinque o sei anni soffrivano per l’allontanamento dalla balia ed erano intimiditi dalla presenza dei genitori, da cui si sentivano estranei. Su tali rilievi, nella prima metà del secolo scorso, alcuni psicoanalisti (Rene Spitz, Anna Freud) notarono che molti bambini ospitati negli orfanotrofi nei primissimi anni di vita avevano una crescita stentata, si ammalavano facilmente, non giocavano, piangevano spesso e manifestavano stereotipie motorie. Nei casi più gravi morivano giovanissimi. Pertanto, formularono la teoria, secondo la quale, a questi bambini era venuto a mancare fin dalla nascita, non il cibo e l’assistenza ai bisogni, ma l’affetto. Lasciati soli nella loro culla non erano riusciti ad “attaccarsi” a nessuno. Contrariamente a quanto sostenuto da Kanner, questo non è un problema dell’ autismo!
Nel 2018 l’autismo non deve più essere considerato un problema di “INTELLIGENZA”(il termine ritardo mentale associato all’autismo risulta inappropriato e le misurazioni dell’intelligenza fatte, dai tecnici, ai soggetti con autismo risultano vere perdite di tempo, se non dannose).
Attualmente, nella comunità scientifica, è opinione diffusa che l’intelligenza vada intesa come adattamento biologico e, come tale, rappresenta qualcosa che condividiamo con il resto del mondo naturale. Pensiamo agli uccelli che, con i rettili, si sono evoluti indipendentemente dai mammiferi, separandosene oltre 300 milioni di anni fa. Le loro organizzazioni cerebrali sono differenti dalle nostre, eppure si mostrano lungimiranti e pianificatori, più di tanti giovani Homo sapiens. Le neuroscienze sostengono che l’aver considerato gli animali intrappolati nel presente e senza piani per il futuro significa non essere riusciti a vedere ciò di cui alcuni di loro sono capaci. IMMAGINATE PER I SOGGETTI CON AUTISMO.
Nel 2018 l’autismo non deve più essere considerato un problema “PSICOLOGICO”(si vogliono prendere le distanze non solo dall’inesattezza della definizione eziologica ma, soprattutto, dal modo di approcciarsi al problema).
La psicologia per sua natura ha sempre guardato alla persona, tralasciando però il CORPO, con le sue funzionalità e disfunzionalità che spesso interferiscono con l’Organizzazione Neurologica.
L’augurio, per questo 2018, è che si inizi a parlare tra diversi specialisti…………….e se questo lo mediassero i pediatri?
E’ questo il vero augurio!
Grazie grazie grazie. Buon 2018 e…forza Napoli! 😗
Grazie Dott. Parisi…per noi una luce in fondo al tunnel!! Tantissimi cari auguri anche a lei e a tutta la sua famiglia.