Grazie ad una serie di incontri recenti, per lo più interdisciplinari, sul neurosviluppo, ho acquisito una maggiore consapevolezza sul fatto che, tematiche quali la motricità, la percezione, la cognizione, non possono essere affrontate senza conoscere le strutture nervose, le loro funzioni, che regolano i processi in questione. In tale ottica il blog, già dal precedente articolo, sta trattando i principi organizzativi del Sistema Nervoso.
Dal punto di vista strutturale, il telencefalo presenta la sostanza grigia (neuroni) organizzata in nuclei e corteccia. Nei mammiferi superiori la corteccia telencefalica è costituita da neuroni non più raggruppati in nuclei ma disposti in strati. Tali strati, nella parte di corteccia più evoluta (neocortex), sono in numero di sei. In merito alla distribuzione dei neuroni nei vari strati (struttura citoarchitettonica) si possono identificare le differenti aree cerebrali in: areesensitive primarie e motorie primarie, aree sensitive e motorie secondarie, aree associative.
Il nevrasse o Sistema nervoso non è a diretto contatto con le strutture ossee della colonna vertebrale e del cranio, in quanto è rivestito da un involucro trilaminare detto meningi (pia madre, aracnoide, dura madre). In seguito a danni, versamenti possono addensarsi sia tra l’osso e le meningi (extradurale) che tra le meningi ed il nevrasse (subdurale).
All’interno del nevrasse sono presenti cavità entro le quali circola il liquido cefalorachidiano, secreto dalle strutture specializzate in tale funzione (plessi coroidei). Tali cavità sono rappresentate dai quattro ventricoli cerebrali, dalle strutture di comunicazione tra i ventricoli, dal canale midollare centrale e dallo spazio subaracnoideo.
Inoltre, nel Sistema Nervoso Centrale è presente un enorme numero di vie neuronali, ovvero circuiti nervosi che vanno a costituire il collegamento delle varie strutture del Sistema Nervoso. Le vie nervose trasportano le informazioni dalla periferia (recettori sensoriali) ai nuclei nervosi ed agli strati della corteccia, oltre che da questi ai muscoli ed alle viscere. Le prime vie sono dette ascendenti o della sensibilità, le seconde vie discendenti o motorie. Le vie della sensibilità (ascendenti) comprendono la sensibilità somatica e viscerale, detta anche sensibilità generale e la sensibilità specifica o sensibilità olfattiva, gustativa, visiva, uditiva.
La sensibilità somatica include stimoli esterocettivi (tattile, termica e dolorifica) e propriocettivi (muscoli ed articolazioni). La sensibilità viscerale è mediata dai recettori situati nella parete del viscere.
La sensibilità specifica è riferita a specifici organi di senso ed è mediata da recettori specifici di varia natura nervosa. Attraverso i relativi nervi cranici gli stimoli vengono trasmessi al nevrasse.
Una catena polineuronica (via nervosa) realizza la via sensoriale. Il primo neurone è sempre in stretto collegamento con il recettore sensoriale, mentre un neurone successivo (per il tatto il terzo della catena) è situato nel talamo. Questo neurone proietta le informazioni alla corteccia telencefalica. Non è possibile che un’informazione sensoriale accede alla corteccia (fa eccezione l’olfatto) senza passare per il neurone talamico. Allo stesso tempo, non è possibile che un’informazione nervosa trasmessa dal neurone talamico a quello della corteccia non venga regolata dall’attività nervosa esercitata dal secondo neurone sul primo.
Per molti ricercatori, un disordine strutturale in questa via di comunicazione bidirezionale talamo-corteccia rappresenterebbe il nucleo primario di molte patologie del neurosviluppo.
Che bello capire!
Sono passati 2 anni di studi ma ora 😊