Le terapie cognitivo-comportamentali non rappresentano la prima scelta nell’autismo (parte seconda)
Nella prima parte di questo articolo abbiamo letto che Delacato ha descritto il bambino autistico come un bambino con bizzarre anomalie SENSORIALI, oltre che, con l’evidenza che il solo PIACERE sembra venirgli esclusivamente dalla sua attività grottesca, ricorrente, spesso auto-mutilatrice.
Le neuroscienze moderne hanno definito le basi biologiche del piacere.
Tale argomento, come anche le basi biologiche della percezione, dovrebbe essere ben noto a tutti quei tecnici che hanno deciso di occuparsi dei disturbi dello spettro autistico, prima che questi stabiliscono quale terapia deve essere prescritta ai loro piccoli pazienti.
Negli ultimi decenni abbiamo scoperto che, anche se il nostro cervello contiene relativamente pochi neuroni che producono dopamina, questi hanno un ruolo importa...