E’ necessario non perdere sonno
Nel 1953 il mondo scientifico fu scosso, oltre che dalla pubblicazione del modello del DNA, dalla scoperta del sonno REM (rapid eye movement). Questo stadio è caratterizzato da un’accelerazione del ritmo cardiaco e della frequenza respiratoria, da un pattern tipico di onde cerebrali, un alto livello di attività cerebrale e da vividi sogni. Questo significava che, finalmente si potevano studiare i sogni da un punto di vista fisiologico; durante il sonno il cervello continua ad elaborare informazioni.
In effetti, quando dormiamo tutto il corpo riposa, ma il nostro cervello rimane attivo.
Dormire sembra una cosa del tutto naturale, eppure molti soffrono di disturbi del sonno, tale percentuale aumenta all’interno dei soggetti con autismo, anche in età evolutiva.
L’alternanza di sonno e ...