Il contatto è necessario per lo sviluppo. Parte Prima
Luigi è un bellissimo bambino di ventiquattro mesi. Anche se ancora non dice parole, ha notevoli capacità motorie. Questo lo porta ad occupare sovente “spazi sbagliati”. Proprio ieri, in un attimo di disattenzione da parte dei familiari, utilizzando una sedia, si è seduto abilmente nel lavabo di casa, per giocare con l’acqua del rubinetto, allertando tutti i presenti. Inoltre, i genitori hanno osservato che mostra “la paura di essere toccato”, pertanto, non gradisce la presenza di altri, specie estranei, nel “suo spazio”.
Matteo ha tredici anni. La sua salute è stata ottima, tranne frequenti faringiti, fino all’età di sei anni, epoca in cui ha iniziato a manifestare tic motori...