NEL CERVELLO DEL BAMBINO CON AUTISMO L’INIBIZIONE E’ CARENTE.
Più volte, attraverso il blog “autismo fuori dagli schemi”, ho ricordato che viviamo ed operiamo in un tempo fecondo, ricco di nuove conoscenze, sia per quanto riguarda le neuroscienze in generale sia per le neuroscienze dello sviluppo, nello specifico.
Il progressivo declino del comportamentismo prima e del cognitivismo poi, a vantaggio del nuovo approccio, “sensori-motorio”, ha cambiato la prospettiva dalla quale “guardiamo” la genesi dei nostri comportamenti. Ad esempio, pur consapevoli che le nostre azioni “sembrano” dirette da processi di eccitazione, di volontà, di impegno, di intenzioni a compierle, le moderne neuroscienze ci hanno mostrato che l’essenza dei meccanismi che le regolano è inibitoria.